Sono tutti occupati i posti in terapia intensiva al Policlinico universitario 'Mater Domini' di Catanzaro. Federico Longhini, direttore dell'Unità operativa di Anestesia e Rianimazione del Policlinico universitario 'Mater Domini ' di Catanzaro ci ha illustrato la situazione del reparto in piena quarta ondata Covid 19.
"In questo momento il Policlinico ha otto posti disponibili in terapia intensiva, e tutti sono occupati ma siamo in fase di ampliamento nei prossimi i giorni attraverso una rimodulazione ed uno spostamento dei vari letti di terapia intensiva si passerà a 14 posti letto. Questo grazie anche all'assunzione a strettissimo giro di personale infermieristico e medico" ha detto il direttore Longhini.
"Al momento non abbiamo più posti letto disponibili e non riusciamo più ad accogliere pazienti. L'ampliamento dei posti letto permetterà di poter garantire le cure ai pazienti qualora debbano averne la necessità per insufficienza respiratoria acuta di grado severa Covid correlata. Questo ampliamento dei posti letto- ha sottolineato- potrà dare certamente un piccolo supporto anche nell'ottica delle medie di passaggio fascia -colore".
Dunque l'aumento del posti letto in terapia intensiva sarà determinante per il passaggio o meno in zona arancione anche se in professor Longhini ha affermato che bisognerà attendere l'evoluzione della situazione generale dei numeri.

"In terapia intensiva ci sono pazienti non vaccinati in cui il virus ha fatto danni sui polmoni. Per l'assenza del vaccino questi pazienti hanno sviluppato la malattia severa. Il vaccino serve a ridurre l'accesso in terapia intensiva ed il rischio di morte" ha aggiunto il professore del Policlinico catanzarese.
Molte delle persone che finiscono in terapia intensiva si pentono di non essersi vaccinati, questo quello che dai reparti viene riportato a chi dirige la terapia intensiva del Policlinico.

"Ci somo stati decessi anche di giovani sotto i 40 anni e purtroppo il 35/40% di pazienti che finiscono in terapia intensiva per Covid muoiono. Noi abbiamo avuto in totale durante la pandemia 140 ricoverati di cui il 35% circa è deceduto. C'è da considerare che da noi vengono i pazienti più critici in quanto abbiamo l'ECMO, uno macchina di ossigenazione extracorporea" ha aggiunto il direttore dell'Unità operativa di Rianimazione.
Ci sono stati sicuramente in questi tre anno dei cambiamenti della malattia, il 2% della popolazione è positiva ma pochi fortunatamente si trovano in terapia intensiva grazie alla vaccinazione.
"Dal punto di vista organizzativo la fortuna della Regione Calabria è che la rete dei centri di riferimento delle terapie intensive Covid sono in stretto contatto. Il dialogo è stato mantenuto e rafforzato nell'ottica di gestire al meglio i casi più critici. Questi dialoghi fra il Policlinico Matern Domoni, il Pugliese Catanzaro, il GOM di Reggio Calabria e l'Annunziata di Cosenza è qualcosa che è sempre avvenuta e continua ad avvenire in maniera sempre più importante " ha concluso il professore del Policlinico Matern Domini di Catanzaro.