L'Influenza aviaria (nota anche come peste aviaria, dal latino avis "uccello") è una malattia infettiva contagiosa altamente diffusiva, dovuta a un virus influenzale di ceppo A, in grado di colpire quasi tutte le specie di uccelli; può infettare anche le persone (soprattutto negli uomini) che vanno a contatto con i volatili infetti.
CAUSE E SINTOMI
L’ aviaria si genera a seguito di contatti diretti con volatili infetti o superfici/materiali contaminati, ad esempio da piume o escrementi di pollame infetto. I sintomi sull’uomo sono simili a quelli dell’influenza stagionale (tosse, febbre, mal di gola, mal di testa, dolori muscolari e diarrea), che si presentano da 2 a 7 giorni dopo l’esposizione. Nei casi gravi, il virus può provocare complicazioni respiratori serie come la polmonite virale e la Sindrome da Distress Respiratorio Acuto (ARDS); nell’ultimo caso, è richiesto l’utilizzo di un supporto ventilatorio.
L’aviaria può essere associata ad altre malattie, come quelle che riguardano l’apparato respiratorio, le encefaliti e i bulbi oculari.
PREVENZIONE E CURA
Alcuni ceppi, come l’H5N1, hanno mostrato tassi di mortalità umana significativi (fino al 60% dei casi segnalati); pertanto, è fondamentale rivolgersi a un medico se si dovessero presentare uno dei sintomi dell’aviaria.
Oltre alle forme di prevenzione più comuni (precauzioni respiratorie, igiene e maschere chirurgiche), quando si assumono alimenti come le uova e la carne di pollo, è consigliato cuocerli, in modo da rendere il pasto più sicuro.
Esistono alcuni trattamenti per la cura dell’influenza aviaria negli esseri umani, tra cui la terapia antivirale; quest’ultima è utile per combattere il virus se i farmaci consigliati vengono somministrati entro 48 ore dalla formazione dei sintomi.