rene policisticoIl rene policistico è una malattia ereditaria caratterizzata dalla comparsa di numerose cisti sul tessuto renale, questo compromette la normale funzione dell’organo. La formazione delle cisti determinano una condizione patologica chiamata insufficienza renale. Purtroppo non esiste alcuna terapia specifica per questa malattia, ma adottare determinate comportamenti può allungare la vita del paziente.

La grandezza delle cisti è variabile: possono misurare qualche decina di millimetri, o anche 4-5 centimetri. Invadono le zone occupate dal glomerulo e dai tubuli prossimali e distali.

Si distinguono due forme:

-rene policistico autosomico dominante, presente dalla nascita, ma si manifesta con sintomi in età adulta, a partire dai 30-40 anni;

-rene policistico autosomico recessivo che si manifesta nei primi mesi di vita. Spesso il bambino muore dopo il parto, o entro il primo anno di vita. Il bambino sviluppa le prime cisti renali già nell'utero materno.

I sintomi che contraddistinguono questa patologia sono:

-dolore addominale e/o addome rigonfio;          

-dolore lombare;

-sangue nelle urine;

-proteine nel sangue;

-dolore a uno o entrambi i reni;

-calcoli renali;

-ipertensione ;

Una diagnosi tardiva e la mancata cura di questi sintomi possono complicare il quadro patologico del paziente colpito da policistosi renale. Le gravi complicazioni sono:

-insufficienza renale cronica;

-ipertensione cronica;

-cisti in altre parti del corpo;

-aneurisma cerebrale;

-dolore cronico ai reni.

E inoltre il paziente manifesta :

stanchezza; poco appetito; perdita di peso; prurito; crampi muscolari; piedi gonfi; rigonfiamento attorno agli occhi; pallore dovuto ad anemia.

L'ultimo stadio richiede trattamenti terapeutici, come la dialisi ed il trapianto renale.

Oggi, non esistono ancora trattamenti specifici per fermare la formazione e la crescita delle cisti.

Inoltre, i medici concordano sul fatto che l'intervento chirurgico è pericoloso. Sia il trapianto di reni, che lo svuotamento delle cisti, sono operazioni delicate, rischiose e non sempre risolutive. Si ricorre ad esse sono in casi estremi. Ma, esistono diversi approcci terapeutici utili ad alleviare determinati sintomi, o rallentarne l'inevitabile progressione.

Mantenere la pressione sanguigna entro valori normali è fondamentale per non peggiorare la salute del paziente e la condizione dei reni. L'ipertensione, infatti, è un fattore di rischio per tantissime altre patologie, come l'ictus e le patologie cardiovascolari.

Sono invece da evitare i diuretici. Una loro assunzione, infatti, aumenta le quantità di pre-urina passante per il glomerulo e per i tubuli renali. Questa preurina, nei pazienti con rene policistico, anziché essere escreta, pare venga accumulata nelle cisti. Pertanto, le cisti aumenterebbero ancora di più.

La terapia delle infezioni urinarie e renali si basa sull'assunzione di antibiotici.

La terapia mediante farmaci analgesici, invece, è attuata contro il dolore addominale e lombare dovuto ai reni ingranditi. Infine, se sono presenti delle cisti in altri organi, come il fegato, il loro drenaggio è utile per rimuoverle.

Fino a quando non si manifestano i primi sintomi, gli individui con rene policistico non necessitano di trattamenti.

Tuttavia, per fronteggiare al meglio i futuri danni renali, è bene effettuare controlli periodici. È consigliato, infatti, eseguire una volta l'anno: esame ecografico dei reni, il monitoraggio della pressione sanguigna, controllo delle funzioni renali tramite esami ematici.