shutterstock 1380305075La sindrome di Rayanaud si verifica quando vi è una riduzione del flusso di sangue alle regioni coinvolte. Tale manifestazione si ha soprattutto nell'estremità del corpo come:
-dita delle mani e dei piedi;
-punta del naso;
-i lobi delle orecchie;
-la lingua e altre parti del corpo, dove i piccoli vasi sanguigni sono più sensibili alle variazioni di temperatura.


Durante l'episodio, detto attacco vasospastico, può manifestarsi un forte dolore, associato ad una sensazione di bruciore, intorpidimento o formicolio. La sindrome di Raynaud è caratterizzata dall'evidente cambio di colore della pelle nella zona colpita, che può diventare pallida, cianotica e infine rossa, quando si ripristina la normale circolazione. Nei casi più gravi, quando il normale circolo non viene ripristinato, nell'area possono insorgere ulcere ed infezioni.Episodi ricorrenti di sindrome di Raynaud possono causare atrofia della pelle e dei tessuti sottocutanei e muscolari. In rari casi, possono conseguire ulcerazioni e cancrena ischemica, in conseguenza dell'ipossia tissutale. Principalmente, il fenomeno viene innescato dall'esposizione al freddo; perciò può essere considerato come un'esagerata risposta naturale del corpo al cambiamneto termico.
Nel corso dell'attacco vasospastico, un paziente può manifestare tipicamente tre fasi:
-pallore: in presenza di basse temperature, l'afflusso di sangue alle dita delle mani o dei piedi è marcatamente ridotto, la pelle diventa pallida o bianca, fredda e insensibile;
-cianosi: quando l'ossigeno è carente o esaurito, l'area colpita inizia a diventare bluastra;
-arrossamento: quando l'episodio si placa o la zona è riscaldata, la pelle assume un colore rosso brillante, per l'aumento compensativo del flusso di sangue.
Nella maggior parte dei casi, il fenomeno può durare da meno di un minuto a diverse ore. Dopo il riscaldamento, di solito, sono necessari 15 minuti per ripristinare il normale flusso di sangue nella zona coinvolta.
Si distinguono due tipi :
-fenomeno di Raynaud primario, noto anche come malattia di Raynaud, non dipende da qualsiasi altra patologia o problema medico. La condizione può persistere per un lungo periodo o migliorare spontaneamente. Il fumo peggiora la frequenza e l'intensità degli attacchi vasospastici.
-fenomeno di Raynaud secondario, in cui è possibile identificare una causa o una patologia sottostante.
Il fenomeno di Raynaud, anche se praticamente innocuo nella forma primaria, può provocare disagio e dolore; vari trattamenti sono disponibili per aiutare a gestire l'entità e la frequenza degli attacchi.


È importante diagnosticare un eventuale patologia responsabile della sindrome di Raynaud già nelle fasi iniziali, in quanto se trascurata la sindrome può causare danni permanenti agli arti colpiti. Va sottolineato, tuttavia, che questa complicazione è rara.
I test che possono essere effettuati per confermare la diagnosi sono:
-capillaroscopia ungueale: consiste in un semplice esame al microscopio dei piccoli vasi sanguigni alla base dell'unghia.
-test di stimolazione al freddo: prevede l'immersione della mano del paziente in acqua ghiacciata, per provocare un episodio.
Si è notato che i pazienti affetti da artrite o malattie autoimmuni e manifestano la patologia trattata nel'articolo possono insorgere ulcere della pelle, cicatrici o cancrena (morte dei tessuti). A causa della cattiva circolazione sanguigna, le dita possono diventare sottili e affusolate, con la pelle liscia e lucida, mentre le unghie crescono lentamente e diventano fragili, con creste longitudinali. Purtroppo non esiste una cura per il fenomeno di Raynaud, ma gli attacchi possono essere gestiti efficacemente con cambiamenti nello stile di vita e, nei casi più gravi, con l'utilizzo di farmaci. Per chi manifesta attacchi lievi, alcune misure pratiche, come l'utilizzo di scaldamani, guanti termici e cappelli, possono contribuire ad alleviare i sintomi.

La terapia farmacologica, invece, è indicata per coloro che presentano dolore intenso e compromissione funzionale dell'area colpita. Spesso, i farmaci sono prescritti ai pazienti con fenomeno di Raynaud secondario, in quanto gli attacchi più gravi possono provocare ulcere e danni ai tessuti. Qualsiasi malattia di base, o la predisposizione a questa, deve essere diagnosticata e trattata di conseguenza.
Alcuni farmaci (calcio-antagonisti, alfa-bloccanti e vasodilatatori) possono essere utili, soprattutto per gestire il fenomeno di Raynaud primario. I calcio-antagonisti, come la nifedipina, agiscono dilatando i piccoli vasi sanguigni, aumentando così il flusso di sangue alle periferie. Se necessario, la dose può essere gradualmente aumentata, ma è importante monitorare eventuali effetti collaterali (comuni): edema di mani e piedi, mal di testa, vampate di calore e vertigini. Una minoranza di pazienti con fenomeno di Raynaud intrattabile può richiedere una simpaticectomia, cioè un intervento che comporta la rimozione chirurgica dei tessuti e dei nervi che restringono i vasi sanguigni periferici.
Nei pazienti con una pressione sanguigna bassa possono essere provati regimi terapeutici che includono: L-arginina (orale), vitamina E, basse dosi di aspirina, dipiridamolo, niacina e pentossifillina. In questo caso il calcio è controindicato in quanto abbassa ulteriormente la pressione arteriosa. La prognosi per il fenomeno di Raynaud è variabile e dipende dalla causa e dall'entità degli attacchi vasospastici.