LeucemiaLeucemie è un tumore del sangue che originano da mutazioni della cellula staminale emopoietica.

Le leucemie possono essere classificate sulla base della velocità e andamento della malattia. Si dividono in:

-leucemia acuta – con  andamento clinico rapido, caratterizzate da un accumulo di cellule immature, denominate “blastueste cellule non funzionano correttamente: la loro vita media molto lunga e la grande capacità di moltiplicarsi sono alla base della rapidità di insorgenza della neoplasia, che richiede ui” leucemici, nel sangue, nel midollo osseo e talvolta anche nella milza e nei linfonodi.

-leucemia cronica – neoplasie ad andamento clinico lento, caratterizzate dall’accumulo di globuli bianchi nel sangue, nel midollo osseo e in alcuni casi nella milza e nei linfonodi. I globuli bianchi maturano in modo quasi normale, e per un certo periodo di tempo possono funzionare adeguatamente; tuttavia, a causa della loro crescita non controllata e della capacità di sopravvivere a lungo, tendono ad accumularsi. 

La causa della leucemia è sconosciuta, ma sembrano avere un ruolo importante sia fattori genetici che fattori ambientali. In particolare, possono rappresentare fattori di rischio per lo sviluppo di leucemia:

  • un precedente trattamento con chemioterapia e/o radioterapia per un altro tumore maligno
  • disordini genetici congeniti 
  • esposizione ad alte dosi di radiazioni
  • esposizione a sostanze chimiche
  • fumo di sigaretta
  • storia familiare di leucemia.

I sintomi variano sulla base del tipo di leucemia. Spesso però si tratta di sintomi aspecifici, non direttamente associati a leucemia; tuttavia, è possibile riscontrare:

  • febbre con o senza brividi
  • sensazione di grande stanchezza e spossatezza
  • debolezza
  • infezioni frequenti
  • ingrossamento di linfonodi, fegato e/o milza
  • presenza di macchioline rosso-violacee sulla cute (petecchie)
  • facilità al sanguinamento
  • sudorazione profusa specie di notte
  • dolore alle ossa.

In particolare nelle forme di leucemia cronica, la diagnosi avviene spesso in modo del tutto casuale, effettuando esami di routine. In caso di sospetto di leucemia, oltre alla visita medica per la valutazione dell’ingrossamento di linfonodi, milza, fegato, in genere vengono richiesti altri esami.

I trattamenti per la leucemia variano sulla base di vari fattori, come il tipo di malattia, l’età e le condizioni fisiche del paziente, e la presenza contemporanea di altre patologie. In genere, i trattamenti principali per la leucemia prevedono:

-chemioterapia: è il trattamento principale della leucemia. Si basa sull’utilizzo di un farmaco o di una combinazione di farmaci somministrati per bocca o per via endovenosa, con l’intento di uccidere le cellule malate;

-terapia bersaglio: si basa sull’uso di farmaci mirati a specifiche alterazioni presenti nelle cellule neoplastiche, per bloccare la proliferazione cellulare;

-terapia biologica: farmaci che aiutano il sistema immunitario a riconoscere le cellule leucemiche e a controllare la malattia;

-radioterapia: prevede la somministrazione di radiazioni ionizzanti per fermare la proliferazione delle cellule malate. Possono essere effettuati trattamenti mirati su sedi corporee limitate o, in caso di chemioterapia ad alte dosi seguita da trapianto di midollo osseo, può essere effettuata l’irradiazione dell’intero midollo ossea e del sistema linfatico per favorire l’attecchimento delle cellule trapiantate;

-trapianto di cellule staminali: una procedura che consente di sostituire il midollo osseo malato con cellule di un midollo sano. Prima del trapianto, il paziente riceve una chemioterapia ad alte dosi e/o radioterapia per distruggere il midollo osseo malato; poi, le cellule staminali del donatore, che andranno a ripopolare il midollo osseo, vengono infuse per via endovenosa.