artrosi bwL’artrosi è una malattia reumatica cronica caratterizzata da lesioni degenerative della cartilagine e dell’intera articolazione. L'artrosi è certamente la più comune delle malattie dell’apparato muscolo scheletrico. I distretti più colpiti dall’artrosi sono le ginocchia, le anche, la colonna cervicale e lombare e le piccole articolazioni delle mani. Quando clinicamente evidente, l’artrosi è caratterizzata da dolore, rigidità e limitazione funzionale delle articolazioni coinvolte. 

Numerosi sono i fattori che si associano e possono condizionare lo sviluppo dell’artrosi, in particolare l’età, il sesso, fattori meccanici, il sovrappeso, fattori genetici e malattie endocrino-metaboliche. 

Le manifestazioni cliniche dell’artrosi sono essenzialmente rappresentate dal dolore e dalla limitazione funzionale. Si ha una rigidità mattutina della durata di pochi minuti (di circa 10 minuti fino ad un massimo di 15-20 minuti) che si risolve con la mobilizzazione dell’articolazione. Al dolore si associa, inoltre, la limitazione funzionale di grado variabile a secondo dello stadio di malattia.

Non esiste un farmaco in grado di fermare l’artrosi, ma l’approccio terapeutico si basa su modifiche dello stile di vita, su un approccio farmacologico per ridurre il dolore e/o chirurgico. Nei pazienti a cui i farmaci analgesici (paracetamolo), farmaci antiinfiammatori non steroidei (Fans), inibitori selettivi della ciclossigenasi-2 (COX2 inibitori) non danno alcun risultato di miglioramento, possono essere utili iniezioni intrarticolari di corticosteroidi (per ridurre il gonfiore e dare sollievo dal dolore, quando all’artrosi si associa un processo infiammatorio).

Quando l’artrosi è in fase avanzata e si sono instaurate alterazioni anatomiche che abbiano modificato in modo irreversibile la biomeccanica dell’articolazione, l’approccio chirurgico con l’applicazione di protesi diviene la terapia più adeguata.