schienaIl mal di schiena è il disturbo muscolo scheletrico più diffuso al mondo. Consiste nella manifestazione dolorosa di una o più zone del dorso, localizzate o estese, talvolta irradiate verso la zona cervicale, glutea e della coscia, o addirittura viscerale, con necessità terapeutiche estremamente specifiche sull'eziologia.

Il mal di schiena deve preoccupare soprattutto:

  • in presenza di comorbilità che potrebbero complicarsi in questa sede;
  • se invalidante e/o recidivante;
  • con palese e significativo coinvolgimento dei nervi

È consigliabile rivolgersi velocemente al medico in caso di: formicolii non riconducibili a sciatica, debolezza generale, incontinenza urinaria o intestinale, problemi motori inspiegabili. In questo articolo svilupperemo in maniera approfondita le cause, i sintomi e i rimedi per il mal di schiena, ricordando ai gentili lettori che la diagnosi del disturbo e la prescrizione terapica sono una prerogativa medica o comunque degli specialisti di settore.

L'80 % della popolazione presenta almeno un episodio lombalgico durante la vita. La maggior parte dei casi è di natura benigna e regredisce spontaneamente, il 60 % entro 1 settimana e il 90 % a 6-8 settimane. Solo – si fa per dire – nel 7-10 % dei casi il dolore persiste fino a 6 mesi. Tuttavia, nel 60-70 % dei casi si corre il rischio di recidiva (ricaduta) soprattutto nei 12 mesi successivi. 

Nel 2050, secondo uno studio pubblicato recentemente su Lancet, il mal di schiena supererà l'Alzheimer come patologia invalidante, tuttavia è uno dei disturbi più trascurati anche se costringe a stare a casa 1 italiano su 3 ogni anno, in termini di assenza dal lavoro, son un grande impatto sociale e personale.

 

 

 

Per questo la Federazione Nazionale ordini Fisioterapisti (Fnofi), in vista della Giornata Mondiale della Fisioterapia dell'8 settembre, lancia la campagna di comunicazione sul mal di schiena 'Il movimento che non si ferma.

 Il mal di schiena è tra le prime otto cause di disabilità e infermità e nel 2050 scalerà su di un posto: dall'ottavo al settimo, arrivando a precedere una patologia invalidante come l'Alzheimer. Il mal di schiena diventerà quindi una delle cause invalidanti più importanti e diffuse tra la popolazione mondiale. Secondo l'Istat sono 8,6 milioni le persone che in Italia hanno difficoltà motorie, di cui 3,4 milioni con difficoltà gravi, e 5,5 milioni le persone che ricorrono al fisioterapista. Già l'Organizzazione Mondiale della Sanità, a fine 2022, segnalava come il 40% della popolazione europea e il 47% della popolazione italiana avesse necessità di ricevere un intervento riabilitativo, di cui la grande maggioranza di tipo fisioterapico (circa 27 milioni di connazionali). 

Numeri che impongono di agire, a partire da un utile vademecum e una campagna per raggiungere i cittadini e lavorare sui dati, anche sommersi, delle persone che necessitano di un intervento mirato. Questo scenario sui numeri e i dati, è stato portato da FNOFI al tavolo della conferenza stampa che si è svolta oggi, 5 settembre, a Roma, presso la sua sede in viale dell’Università 11, lanciando la campagna comunicativa per la Giornata Mondiale della Fisioterapia: “Il Movimento che non si ferma”.

Quindi bisogna tutelarsi sempre di più e non prendere sotto gambe questo tipo di problema.