i cibi del buonumoreOggi sappiamo che il cervello e l’intestino sono in costante comunicazione e si scambiano molte informazioni. La nostra zona addominale è rivestita da un intreccio altamente specializzato di oltre 100 milioni di cellule nervose, che dal punto di vista strutturale sono simili al cervello umano.

 

Il tratto gastrointestinale non è quindi soltanto il nostro apparato digerente personale, ma anche il nostro secondo cervello! Molte informazioni trasmesse dalla pancia arrivano nelle aree cerebrali responsabili dell’elaborazione delle nostre emozioni. Questo spiega le nostre «sensazioni di pancia», ma anche perché la sazietà dà soddisfazione, mentre uno stomaco che borbotta porta cattivo umore. 

“Oltre alla regolazione della nostra attività intestinale, così come della sensazione di fame e sazietà, sembra che il nostro «cervello intestinale» controlli perfino le emozioni.”

Questo rapporto così stretto tra ciò che mangiamo e come ci sentiamo, ha coniato il termine “mood food”, per identificare appunto i cibi che hanno effetti positivi sul tono dell’umore. E se gli studi sembrano convalidare che la dieta mediterranea sia legata a un rischio più basso di disturbi dell’umore, c’è chi ha stilato una vera e propria “dieta della felicità”. Si basa su quegli alimenti in grado di stimolare la produzione di alcuni ormoni che hanno un impatto positivo immediato sull’umore, come melatonina, serotonina ed endorfine, e sul contenimento degli alimenti che favoriscono la produzione di cortisolo, l’ormone dello stress.

La scienza ha inoltre scoperto che sentirsi bene e affrontare la vita con l’umore giusto dipende in gran parte dall’identità e dalla salute dei batteri che abbiamo nell’intestino. “Il microbioma si comporta come un organo endocrino e mette in circolo centinaia di sostanze attive, come il gaba, un importante neurotrasmettitore per sconfiggere l’ansia”. Ecco perché è fondamentale nutrire bene la flora intestinale. Due ricerche condotte dall’University of California e dall’Università di Toronto hanno documentato che, consumando latti fermentati probiotici regolarmente, si modifica la composizione dei batteri e si riducono stress e predisposizione alla depressione.

Dunque, la ricerca scientifica ha scoperto la stretta relazione dei nutrienti con l’umore e il benessere psichico e sono state anche evidenziate le sostanze nutritive capaci di migliorare i nostri stati d’animo. Ecco quali sono:

- alcune vitamine (come quelle del gruppo B, la C, la D, e la E), sali minerali (ferro, calcio, zinco, magnesio e selenio), gli acidi grassi omega 3 e l’amminoacido triptofano, perché sono implicati nella sintesi della serotonina e della melatonina, (che regola anche i ritmi sonno-veglia). Sono molti gli alimenti che contengono queste sostanze, dette “tiramisù”: dai prodotti ittici, come il pesce azzurro, perché forniscono buone quantità di acidi grassi omega 3 ai sali minerali antistress, come il selenio.

- Vitamina D e grassi buoni: salmone, tonno o sgombro mantengono il giusto livello di vitamina D, necessaria per tenere lontana la malinconia. Effetto a cui partecipa anche il dha, un grasso che appartiene alla categoria degli omega 3 che opera sulle membrane cellulari e la cui carenza provoca ansia e depressione.

- Tra i principali “mood food” ci sono anche i prodotti lattiero caseari, perché hanno un serie completa di composti antistress: vitamine del gruppo B, triptofano, peptidi e calcio. I latticini aiutano il sonno e hanno un’azione calmante sul sistema nervoso. In particolare, il latte prepara a una notte di riposo mentre latti fermentati e yogurt rinnovano la flora intestinale e stimolano la produzione di serotonina.

- Anche la frutta secca aiuta ad affrontare la vita col sorriso perché il complesso dei suoi nutrienti (acidi grassi omega 3, acido folico, acido alfalinolenico, vitamine B6 ed E, triptofano) stimola il rilascio di serotonina. Soprattutto mandorle, pistacchi e noci, hanno svelato una di essere in grado di attenuare nervosismo e ansia.

- Anche i cereali integrali nutrono il buonumore, in quanto fonte di vitamina B5, essenziale per il corretto funzionamento del sistema nervoso centrale, del sistema immunitario e delle ghiandole surrenali, tutti iperstimolati in caso di stress e quindi più sottoposti a consumare le loro preziose scorte.

- Dolci…ma quali?

Qual è la più immediata consolazione alimentare quando ci sentiamo un po’ tristi? Un dolce: biscotti, cioccolatini, torta, l’importante è che procuri un bel po’ di zuccheri. Eppure, si tratta di un boomerang per l’umore: molti recenti studi hanno rivelato che più è alto l’indice glicemico, più si sviluppano i sintomi della depressione e dell’ansia. La spiegazione è che quando c’è troppo zucchero nel sangue l’organismo deve agire per tenerlo sotto controllo, favorendo il rilascio di adrenalina, cortisolo e glucagone: tre ormoni che fanno diminuire la glicemia ma predispongono anche a stress e irritabilità. Questo non vuol dire che occorre astenersi dal mangiare un dolce: basta scegliere quelli a basso indice glicemico, come cioccolato fondente (un vero e proprio antidepressivo naturale perché contiene un mix di sostanze che stimolano la produzione di endorfine e, quindi, hanno un effetto positivo sul morale) e dolci con la frutta fresca.

 

Fonte: Ufficio Stampa C.P.