eventi estremi caldoL’Human Adaptation Institute sta seguendo una ricerca importante sulle temperature climatiche, che stanno crescendo negli ultimi mesi, in modo da capire come adattarsi a tali condizioni e turbolenze che si presenteranno nei prossimi anni.

Il progetto “Deep Climate” consiste in 10 donne e 10 uomini, di età compresa tra i 25 e i 52 anni, che sono partiti il 16 maggio scorso per trascorrere alcune settimane nel deserto del Néfoud (Arabia), una zona di rocce e sabbie ad una temperatura media diurna di 40 gradi all’ombra.

“Tra le 10 aree di interesse della ricerca scientifica del protocollo Deep Climate”, racconta Margaux Romand-Monnier, responsabile scientifico dell’Human Adaptation Institute, “la più importante è l’adattamento psicologico, studiato principalmente attraverso questionari a cui i partecipanti rispondono su base giornaliera o settimanale, che esplorano stato emotivo, livello di fatica, modalità di percezione climatica. Ciò arricchirà la nostra comprensione dei processi di adattamento e di altri fattori oggetto di studio, come cognizione e processi sensoriali”.

“Ciò che ho potuto osservare durante i primi giorni”, prosegue Romand-Monnier, “è che c’è una grande variabilità inter-individuale all’interno del gruppo, una volta che viene esposto alle condizioni climatiche estreme: le persone non subiscono tutte l’impatto alla stessa maniera, e non è ancora possibile definire precisamente quali fattori possano spiegare questa variabilità. Ciascuno da queste variabili contribuisce a determinare quello che sarà il livello di adattamento lungo tutto il periodo di 40 giorni dell’esposizione. Quando alcuni dei climatonauti sono stati molto colpiti dal clima a cui erano esposti, il ruolo del gruppo è risultato particolarmente importante. C’è una tendenza a stringere amicizie e alla solidarietà, oltre che a una grande disponibilità a collaborare già nei primi giorni, quando tutti devono trovare il loro posto. Il sostegno del gruppo è cruciale per i membri più colpiti. I dati sociometrici raccolti, in ognuna delle esposizioni finora realizzate, ci permetteranno di stilare una vera e propria cartografia delle dinamiche di gruppo nel corso dell’adattamento a questi climi, e di rappresentare le dinamiche individuali in funzione dell’impatto del clima su ciascuna persona”.