esame uditoLa sindrome di Ménière è una malattia cronica che colpisce l'orecchio interno ed è responsabile dei tipici episodi di vertigine, perdita di udito, mancanza di equilibrio e acufeni.

Questa condizione è un disturbo unilaterale ma spesso finisce per coinvolgere, nel giro di pochi anni, entrambe le orecchie e  può insorgere a qualunque età.

I sintomi caratteristici della sindrome di Ménière sono dovuti a un accumulo anomalo di endolinfa nel labirinto membranoso; ciò determina una distensione delle strutture stesse che la contengono, cioè l'apparato vestibolare e la coclea.

Questo processo di distensione è responsabile di:

-danni alle cellule che compongono l'epitelio di labirinto e coclea;

-l'innalzamento della pressione interna;

-l'alterazione della segnalazione nervosa tra orecchio interno e cervello.

L'accumulo di endolinfa è un fenomeno episodico e transitorio, al termine del quale si ristabilisce la normale percezione uditiva e dell'equilibrio; infatti, quando la pressione ritorna a livelli normali, il paziente non avverte più sintomi.

Nonostante questa patologia sia imputabile all’accumulo di endolinfa, in realtà non è stata ancora individuata nessuna causa concreta. Tuttavia, esistono diverse teorie a riguardo e gli esperti hanno ipotizzato che possa essere la conseguenza di:

-anomalie vascolari simili a quelle che causano l'emicrania;

-infezioni virali;

-allergie;

-fattori genetici e familiarità;

-processo di ossificazione parziale dei canali dell'apparato vestibolare.

I principali sintomi di questa sindrome sono:

-ipoacusia;

-vertigini, che causano mancanza di equilibrio;

-nausea e vomito, a cui seguono sudorazione fredda e ipotensione arteriosa;

-acufeni;

-sensazione di chiusura dell'orecchio.

Sintomi meno comuni sono, invece: nistagmo ( movimento oculare involontario e rapido) e svenimento improvviso senza perdita di coscienza.

I sintomi tipici della sindrome di Ménière si manifestano come attacchi transitori ed episodici, la cui durata può variare da 20 minuti ad alcune ore.

Le vertigini possono insorgere senza essere accompagnate da perdita dell'udito; mentre, il nistagmo, quando compare, è solitamente di breve durata.

Le principali complicazioni della sindrome di Ménière sono:

-sordità completa dell'orecchio colpito;

-depressione e ansia, dovute alla qualità della vita;

-attacchi di nausea e vomito.

Purtroppo, non esiste una terapia specifica per la cura della sindrome di Ménière. Tuttavia, le persone affette da questa patologia possono contare su diversi trattamenti, il cui scopo è alleviare la sintomatologia e migliorare il tenore di vita generale dei pazienti.

Nei casi meno gravi, i trattamenti sintomatici si basano principalmente sull'uso di farmaci (tra cui: farmaci antiemetici, procinetici e antivertiginosi); nei casi più gravi, o quando i medicinali non sortiscono gli effetti sperati, invece, è possibile intervenire chirurgicamente.

A ogni modo, la sindrome di Ménière è una condizione cronica, con la quale il malato deve imparare a convivere.

Non bisogna dimenticare alcuni inconvenienti correlati agli attacchi improvvisi di vertigine. Particolare attenzione deve essere prestata quandi si è alla guida di un veicolo: all'insorgere di un attacco di vertigine, l'individuo colpito può perdere il controllo del mezzo che sta guidando. E’ proprio per questo motivo in molti paesi, esiste un regolamento speciale per la concessione della patente a chi soffre di sindrome di Ménière.