mediciIl Sindacato Nazionale Autonomo Medici Italiani (SNAMI) annuncia la difficile situazione dei Medici di Medicina Generale (MMG), i quali si ritrovano ad aumentare le ore di servizio, ben oltre a quanto stabilito dal loro contratto, anche a causa dell’attuale emergenza sanitaria.

Angelo Testa, presidente nazionale SNAMI, oltre a dichiarare lo stato di agitazione, denuncia le istituzioni che sembrano “sorde” e che impongono ai medici di dover essere attivi 7 giorni su 7, senza ricevere alcuna possibilità di sostituzione o di poter evitare troppi spostamenti in ambito territoriale. “Medici e pediatri”, aggiunge Testa,” dovrebbero farsi carico, nel caso di necessità di un consulto specialistico, di programmare e comunicare direttamente all’assistito il riferimento e la tempistica della prestazione specialistica o diagnostica, attivando le procedure di tipo burocratico disposte dall’azienda”.

Inoltre, lo SNAMI riassume altre problematiche che condizionano la vita lavorativa dei medici e pediatri negli ospedali, tra cui l’autocertificazione per i primi tre giorni di malattia, la burocrazia asfissiante, i piani terapeutici e la relativa nota 100 di AIFA che andrebbe abolita, la totale assenza di sostituti nei casi di malattia, gravidanza, ferie e molto altro ancora.