stress e cancroStress e cambiamenti psicologici influenzano il sistema immunitario causando un ambiente adatto per sviluppo e progressione del tumore

 

La psiche e il sistema nervoso, endocrino e immunitario, sono responsabili del mantenimento dell’omeostasi. A volte, di fronte a eventi impegnativi, la risposta dell’organismo non è adeguata in termini di intensità e durata dello stress, questo altera l’equilibrio e determina la comparsa di diverse malattie.
Il termine stress e i sintomi associati allo stress compaiono nella medicina intorno al 13° secolo. L’asse ipotalamo-ipofisi-surrene (asse HPA) è coinvolto nello stress, questo asse comprende ipotalamo, ghiandola pituitaria e ghiandole surrenali. Quando questi interagiscono insieme formano l’asse HPA, la parte più importante del sistema neuro-endocrino che controlla la reazione allo stress, ma controlla anche altre importanti funzioni come: digestione, sistema immunitario, emozioni e sessualità. Esistono molti tipi di stress e tutti hanno un effetto sull’asse HPA. La regolazione dell’asse HPA viene eseguita attraverso diversi neurotrasmettitori, i più importanti sono: dopamina, noradrenalina e serotonina. I
noltre, varie ricerche stanno dimostrando che il neurotrasmettitore ossitocina (associato alle emozioni positive e al contatto sociale), ha un effetto di soppressione sull’asse HPA con conseguente riduzione dello stress.
Alcuni studi hanno dimostrato che gli ormoni dell’asse HPA possono essere associati a stress, malattie e tumori della pelle (succede quando si ha un’iperattività degli ormoni dell’asse HPA, nel cervello). Una situazione di stress cronico ha effetti negativi sui neuroni dell’ippocampo, provocando riduzione della neurogenesi e atrofia dei dentriti (Gregurek et al., 2015

Come evidenziato da una revisione realizzata dalla Sagol School or Neuroscience and School of Psychological Sciences della Tel Aviv University, risulta confermato come lo stress abbia un ruolo nel favorire la progressione della malattia già esistente.

I fattori stressanti possono infatti incidere sull’affermazione di molti elementi caratteristici del cancro, facilitando la crescita del tumore e la creazione di metastasi attraverso un’azione diretta sulla struttura molecolare del tessuto maligno, sul macroambiente che lo ospita, sull’attività immunitaria antitumorale e su altri elementi relativi alla progressione della patologia.

Ma come agisce lo stress sul cancro? Partendo dalla considerazione che i fattori di stress riducono l’efficacia dei processi di riparazione cellulare, essi riducono anche la resistenza dell’organismo a determinati tipi di virus, detti “oncogeni”, oggi coinvolti nell’avvio di circa il 15% dei casi di cancro.

Alcuni agenti sociali causa di stress, come ad esempio il conflitto con altri individui oppure la solitudine, alimentano la produzione di noradrenalina, una catecolamina che può stimolare l’innervazione e la creazione di vasi sanguigni di un tumore. Inoltre, un altro meccanismo attraverso il quale lo stress promuove lo sviluppo di tumori già presenti nell’organismo fa leva sui processi infiammatori.

Concludendo, uno stile di vita sano deve prevedere, oltre ad un’alimentazione equilibrata e svolgimento di attività fisica, anche un’attenzione ai livelli di stress, che devono essere ridotti quanto più possibile.

 

Fonte: Ufficio Stampa C.P.